venerdì 21 agosto 2015

L'ultimo cielo dei "venti"




L’estate in corso ci ha fornito un’alternanza di solleone e di cieli a pecorelle: bollettino meteo by Paola, qui per voi.
Mi chiedo se tali stravaganti forme di clima animalizzato non nascondano una sorta di presagio per le nostre ferie.
Il gran caldo ci ha spinto a comportarci da leoni: drink come se piovesse (appunto), anguria ghiacciata, doccia gelata e tanti, tanti colpi al cuore –maledetta la bassa pressione o il nostro cervello di gallina?
Poi, con il celeste tappeto appeso lassù pieno zeppo di cumulonembi a forma di ovino, ci siamo rilassati ed abbiamo cominciato a illuderci che le cose potessero andare meglio. E le pecorelle le abbiamo ricreate quaggiù, dimentichi del dolore che deriva da una simile condizione…
Che teste. Che anime. Mai una mezza misura, mai una gioia. Parole sempre lamentose e dolci come le olive ancora attaccate al ramo escono dalle nostre bocche, distorte dalla noia e dalla cancrena del risentimento che alimentiamo ogni ora di ogni giorno.
Predicozzo apocalittico, questa settimana.

La svolta potrebbe venire dal fatto che in molti considerano agosto il mese “giro di boa”. Un po’ come il mercoledì. O le quattro e mezza del pomeriggio.
Per me questo agosto è il mio ultimo mese di vera estate da ventenne.
E il clima è stato importante. C’ha preso: sono nata in un secolo di grandi contrasti, dove la legge del “mettersi a novanta” per sopravvivere imperava più che mai. Un secolo con due guerre mondiali, il femminismo di seconda ondata, la disco music e Calvino. Non mi stupisco che ci sia stato un tornado in Veneto.
Il meteo ha omaggiato leoni e pecorelle allo stesso modo, senza risparmiare nessuno. Mi ricorda un altro grande evento a cui tutti siamo soggetti e sottomessi…
Bene, in quest’ultima estate da ventenne ho cercato di mettere da parte le lamentele e di seguire il flusso: abbronzatura sotto il solleone e felpa di lana al primo accenno di merinos nel cielo.
Sarò esagerata, ma sono nata nel Novecento.
Che ci posso far, se ho nel sangue un misto di paura, libertà e nostalgico senso della bellezza per il futuro.

Libro consigliato: Novecento, A.Bar

Nessun commento:

Posta un commento