Lo sapevate
che, ogni estate, in Italia, si svolgono più di milleseicento feste paesane?
Forse questo
dato non vi era noto, ma di certo sarete al corrente di quanti inciuci nascano
in occasione delle sagre, tra gli stand, e dia quanto le situazioni sociali
influenzino la nostra vita affettiva.
E’ proprio il
caso di un gruppo di ragazzi under 30, come potreste essere voi adesso (o
qualche anno fa). Poniamo che, tra un paio di settimane, il paese in cui vivete
organizzi una grande festa a tema –vino, pasticcini, uova sode e vodka…- e che
una ragazza il cui fidanzato si è assentato per lavoro decida di parteciparvi
anche senza di lui, accompagnata da un’amica single in crisi esistenziale e ad
alcune conoscenze di vecchia data.
Poniamo il
caso che non tutti gli amici di vecchia data si ritengano “solo amici”, che l’alcol
inizi a scorrere quasi quanto il fiume lì accanto e che, la sera seguente,
tutto ricominci…
Una tre giorni
impegnativa è quella che vi aspetta, qualora decidiate di prende parte alla
festa, Bisogna essere preparati a qualsiasi eventualità: nuovi orientamenti
sessuali, ex che tornano alla ribalta, e forse un surreale momento di
riflessione nel bagni chimici, mentre fuori la musica impazza e non si è più
consapevoli della propria identità di ragazzi.
In fondo,
cos’è un romanzo se non una storia di vita reale? E cos’è la vita reale se non
un turbinio di eventi, parole, scelte, incontri, danze? Così, tra un bicchiere
e l’altro, con le nostre paure e i nostri destini, ci ritroveremo in un girotondo
sfrenato ed insieme immobile, ad imitare, ancora per una notte, ancora per un
stente, il Carosello infernale che è
la vita.
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