martedì 14 aprile 2015

Mamma cara!





Le donne della mia generazione, benché affermino il contrario, sono ossessionate da ciò che le loro madri pensano di loro.
Forse abbiamo un senso di gratitudine talmente vasto nei confronti delle pioniere degli anni Cinquanta che questo sta sfociando in un profondo senso di colpa per non aver combinato altrettanto.
Insomma, noi ragazze 2.0 passiamo la vita a tentare di dimostrare alla nostra mamma che i suoi sacrifici per farci ottenere un lavoro, un posto nel mondo, e libertà, non sono andati sprecati.
A questi tentativi ardui, però, si aggiunge il normale senso di inferiorità che si prova nei confronti di un modello così immanente; infine, le mamme sono le prime ad avere idee confuse su ciò che vorrebbero dalle loro figlie: da una parte, sono fiere di vederle laurearsi, fare carriera… dall’altra, se la prole non si marita entro i trent’anni, le madri iniziano a preoccuparsi che ci sia “qualcosa che non va”.

Figli e figlie ne escono scombussolati e, lo so per certo, immaginano il giudizio dei genitori persino mentre stanno facendo l’amore.

Non so se sarà mai possibile per noi soddisfare le aspettative della nostra famiglia, ma di una cosa sono arcisicura: i figli passano la vita a dare dimostrazione di essere all’altezza, mentre le mamme e i papà, o coloro che ci hanno cresciuti come figli, dalla loro altezza, ci dimostrano ogni giorno che danno a vita per noi.
Quindi possiamo stare sereni: qualsiasi cazzata facciamo, loro ci perdoneranno sempre, e la realtà è che non si aspettano nulla: solo che siamo felici, per quanto è possibile, e che riusciamo a non sentirci completamente soli nella vastità abbastanza devastante della vita.

Alla luce di ciò, conviene nettamente pensare a Brad e Angelina, mentre si fa l’amore.
O a Ben e Jennifer (prima della rottura): l’unica cosa che non bisogna dire in quelle situazioni è Mamma cara!


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