martedì 21 ottobre 2014

INTERVISTA: DONNE E LAVORO

…da cui si deduce che sarebbe meglio se tutte ci dessimo ai “lavoretti”.

Aujourd’hui parliamo di lavoro e di donne che lavorano. O che sono senza occupazione. Vi propongo un’intervista a due voci rilasciata da persone che non fanno parte della mia cerchia di amicizie più strette, vivono in paesi abbastanza piccoli e sono maggiorenni, ma sotto i trent’anni. Prima troverete  le domande e le risposte dedicate alla donna che, al momento, si trova senza contratto di lavoro, poi  quelle della donna attualmente impiegata.Non vi dico altro. L’intervista, data la sua natura e dato il tema crudelmente delicato, dovrebbe parlare da sé.


Donna disoccupata

Iniziamo con alcune domande per rompere il ghiaccio…
Sei una donna…?
Intelligente.
Il tuo uomo ideale tre i personaggi famosi?
Philip Seymour Hoffman.
Libro preferito?
Oceano mare, Baricco.
La canzone che hai ascoltato di più nella tua vita.
Rimmel di De Gregori.
Perché hai accettato l’intervista?
Perché è interessante ed io sono una persona curiosa.

Passiamo alle domande “vere”.
Qual è il tuo titolo di studio?
Laurea triennale.
Situazione abitativa.
Vivo con i miei genitori.
Da quanto tempo sei senza contratto?
Da circa quattro mesi.
Quanti colloqui hai avuto in questi mesi?
Tra i cinque e i dieci.
Il tuo titolo di studio ti sta aiutando a trovare un nuovo lavoro?
Assolutamente no.
Ti piaceva il  tuo lavoro?
Sì.
Cosa ti manca di più dell’essere una donna che lavora?
Il fatto di uscire di casa la mattina, nonostante la giornata, bella o brutta che sia. E l’essere riconosciuta dagli altri come lavoratrice.
Come si svolge la tua giornata tipo, adesso?
Cerco di non alzarmi mai troppo tardi, mi preparo come se dovessi uscire sempre e comunque, vado a dare una mano a mio fratello, in ufficio, torno a preparare il pranzo per mio papà, poi nel pomeriggio faccio la baby sitter o ripetizioni, e la sera vado da qualche amico, guardo film, leggo.
La disoccupazione influisce sulla tua vita privata?
Finora non molto, perché avevo da parte gli ultimi stipendi. Ma di certo  devo stare più attenta: invece di tre giri di aperitivi ne faccio solo uno ed esco meno a cena. Novembre sarà il primo mese in cui mi troverà realmente senza stipendio…
Hai handicap fisici che ti potrebbero causare problemi a livello lavorativo nei prossimi anni?
Sì.
Se potessi scegliere, che lavoro faresti?
La bibliotecaria.
Cosa volevi fare da piccola?
La maestra. E la mamma.
Pensi di essere pronta ad avere figli?
Più che essere pronta, mi piacerebbe.
E se tua figlia, un giorno, rimanesse senza lavoro, cosa le diresti?
Se lasciasse il lavoro perché non le piace, non la forzerei. Non amo l’idea di imporre qualcosa a qualcuno. Ma se venisse licenziata, le direi di continuare a sperare: sono sempre stata convinta che, se una persona è capace, alla fine ce la farà.


Donna lavoratrice

Domande per rompere il ghiaccio…
Sei una donna…?
Poco femminile.
Uomo ideale tra i VIP?
Non mi viene nessun nome!
Libro preferito?
Oceano mare, Baricco.
Canzone più ascoltata.
Tutto Ligabue.
Perché hai accettato l’intervista?
Perché voglio diventare famosa!

Domande “vere”.
Titolo di studio?
Laurea triennale in scienze delle merendine.
Situazione abitativa.
Convivo.
Da quanto tempo lavori?
Dal 2009.
Quanti colloqui hai avuto prima di trovare lavoro?
Nessuno, sono una raccomandata.
La laurea ti ha aiutato a trovare lavoro?
No.
Ti piace quello che fai?
A tratti. Tendenzialmente, direi di no.
Cosa ami di più dell’essere una donna che occupata?
Lavoro in un ambiente maschile, quindi posso essere tranquillamente aggressiva e tirare fuori le palle.
Giornata tipo.
6.45,  sveglia. 8-18, ufficio non stop. Poi commissioni varie, cena (possibilmente non cucinata da me), divano, tv, lettura a letto.
Potendo scegliere, che lavoro faresti?
Libraia o commessa in un atelier di abiti da sposa.
Che lavoro volevi fare da piccola?
Giuro che non lo so.
Quanto influisce il lavoro sulla tua vita privata?
Molto. Sono una che si porta a casa i problemi, quindi non mi rilasso mai e tendo ad essere nervosa anche con il mio partner.
Handicap fisici?
No. Ho le gambe corte, ma questo non dovrebbe influire sul mio lavoro!
Pensi di essere pronta per avere figli?
Ad oggi e a quest’ora esatta, ti dico di sì. Poi domani vediamo.
Cosa dire a una figlia che svolgesse il tuo stesso lavoro?
E’ un buon lavoro, ma Take it easy!





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