martedì 8 luglio 2014

VaCCanze!



Partiamo, come sempre, dalla base: vacare, per i nostri simpatici ed alquanto dotti padri latini, significava essere liberi da impegni e da occupazioni, in completa pacchia, insomma.
Ora, per noi indegni pronipoti di tanta schietta cultura, la parola “vacanza” ha assunto una sfumatura lievemente più… ludica, ecco. Vacanza, per la mia mondaiola generazione, fa rima con danza, paranza, e vaCCanza. Dicesi vaccanza: attività a cui si dedicano durante le ferie le signore e i signori dagli usi e costumi liberi (o meglio: usi assai lisi e costumi succinti), che prevede la distribuzione generosa, quasi sacrificale, dei propri temperamenti artistici in fatto di amatoria ed avventura.
Mi spiace constatare il fatto che, come spesso accade in materia lessicale, l’italiano è sessista anche nei confronti degli animali femmine: perché chiamare in causa la povera vacca per connotare in senso troiesco una ragazza? Per giunta, non v’è alcun paragone zoologico che insulti così apertamente l’uomo farfallone –oddio, mi accorgo di averlo appena scritto: farfallone. E grazie! La farfalla è carina, leggiadra, delicata. Noi invece siamo messe a confronto con le mucche. Mavaff! La vacca è l’animale meno sexy del mondo, anche meno della bradipa (che secondo me ha un bel sedere) e della gallina, la quale, non essendo molto intelligente, pare debba compensare le lacune intellettuali con un sex-appeal indimenticabile. Sembra che perfino le foche abbiamo orgasmi così forti da far letteralmente inebetire i loro partner (non chiedetemi da dove attingo queste informazioni, ve ne prego).
Ebbene, anche stavolta mi vedo costretta a proporre il mio neologismo personale per indicare le persone particolarmente abili, o dovrei dire hard-bili. Eccolo che arriva: non chiamate più costoro “vacche”, ma “zanzare”. Chi, durante la notte, non ha esclamato quella parola che inizia con la P, finisce per A e contiene le letterine U-T-T-A-N-A sentendosi ronzare nel timpano il suddetto inutile animale?
Bene. Prima di chiudere, un ragguaglio veloce sulle vacanze delle mie amiche: la superspessa Yaia è partita ieri per la Spagna con un suo amico, e non mi pronuncio oltre.
Glade sta pensando anch’essa a un viaggio, ma non ne so molto di più. Necessario indagare.
La Anita quest’estate non avrà nemmeno il tempo –passatemi la scarsa eleganza- di andare a pisciare e trascorrerà al massimo qualche week end di lavoro tra i monti dei nostri gemelli d’oltralpe.
Una Persona Che Conosco è andata in crociera e mi ha confessato d’aver trangugiato due o tre pizze al giorno e almeno quattro brioches a colazione. Credo di potermi dire portavoce di tutte le lettrici presenti che conoscono questa Persona rivolgendole un invito ad andare di nuovo in crociera fino a quel paese, dato che è tornata forse ancor più in forma di prima.
Maggiolina andrà in vacanza con il suo Maggiolone a settembre. Nel frattempo, l’abbiamo convinta a trascorrere una serata di svacco (tanto per stare in tema… muuuu) presso un piacevole sito lacustre, ove non mancano alcolici –per le impegnate- e zanzarini muscolosi –per le single.
Io e Architetto siamo già stati in viaggio di nozze, quindi non meritiamo una seconda occasione di svago, ma stiamo considerando l’idea di approdare in camper alla famigerata festa della birra in Tirolo, all’inizio dell’autunno. Ci aggiorniamo?
Ora vi saluto perché c'è il temporale e ho paura che mi vada alle verze il pc. Se vedemio, pupi!



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