Manca poco
acchecchè io mi sposi e diventi una donna onesta.
A tal
proposito, vorrei spendere qualche delicata parolina e condividere con Voi la
mia personale opinione su certi riti e su certi modi di dire legati al mondo
del wedding.
La prima
questione che mi rompe come non mai è proprio quella della donna onesta: se non
mi sposo, significa che sono disonesta? In che senso? Ladra? Evado le tasse? Vi
garantisco di no. Cosa vuol dire che l’Architetto Sexy farà di me una donna onesta? Si insinua forse che
io abbia bisogno di un uomo, per diventare una brava persona? O forse si
intende che, finché non prendo marito, sono una meretrice? Parliamone. Si
faccia avanti chi vuole essere sbranato.
Altra pétite
chose: auguri e figli maschi… non si
può sentire. A parte il fatto che, con la crisi che c’è adesso, avere figli non
è l’augurio prioritario da porgere a una giovane coppia di squattrinati come
siamo io e il mio Archy. Poi, chi dice che è meglio avere figli maschietti? Le
femmine sono più sveglie e più forti. Evviva le figlie femmine!
Sposa
bagnata, sposa fortunata: fortunata un par di
palle, e scusate l’espressione da blogger grezza. Se quel giorno piove, a me
girano subito e divento cattiva. Che piova un giorno prima o due dopo, ma
proprio mentre entro tutta truccata e in tiro da urlo… eeeeh, no.
Un’usanza a
mio avviso detestabile è quella del lancio del riso. Al mio matrimonio, per
favore, non fatelo, a meno che non arrivino improvvisamente dieci bambini delle
favelas a schierarsi a bocca aperta sotto i lanciatori di riso.
Altro rito
del cavolo: la giarrettiera. E’ un evidente metafora mimata di ciò che accadrà
tra sposo e sposa la prima notte di nozze (più facilmente, già accaduto lustri
e lustri or sono), ovvero: lo sposo prende la purezza della sposa, tra gli
schiamazzi degli amici beoni. Non fatemi ridere.
Ultimo: io,
il mio bouquet, non lo lancio. Si rovina, e poi è mio. E chi ha deciso che
subito dopo di me si deve sposare un’altra? E chi ha detto che tutte le mia
amiche devono essere disperate di sposarsi? Se in palio ci fosse qualcos’altro,
lo capirei, ma dato che il mio bouquet non sarà composto di cetrioli, il
problema non si pone.
Detto ciò,
vi saluto perché mi scoppia la testa. Ricordiamoci che prima del matrimonio c’è
l’addio al nubilato… Restate sintonizzati.
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