mercoledì 5 giugno 2013

Una vita a pois


Paura dei veri colori



Spesso, andando per negozi (e non comprando quasi nulla), mi accorgo che il mio occhio miope è attratto dai colori più sgargianti e dalle stampe esagerate.
Giallo, fucsia, verde brillante, blu elettrico si mescolano a grossi pois e a motivi floreali tratti da un giardino surreale; il mix si ripresenta nel mio armadio quando cerco di riprodurlo con i capi che già possiedo.
E’ chiaro che poi sembro un pagliaccio, dato che non ho il fisico per potermi abbigliare così, ma ad un certo punto della mia carriera da stylist autodidatta ed autoinflittami ho considerato l’idea di vestirmi per il mio piacere e non per seguire i dettami della moda come un serpente ipnotizzato dal flauto dell’incantatore.
Da allora, il mio incantatore sono i miei occhi, che mi dicono quale abito è meglio per il mio benessere psicologico. Mia mamma, invece, ex sarta ma non ex modista (nel senso più “storico” del termine), mi aiuta a capire quali sono le forme e i modelli che valorizzano al mia figura a pera!

Prima di sottoscrivere questa collaborazione occhio-mamma, però, credo di essermi a lungo vestita in stile film muto, ovvero bianco-nero-grigio-che non dice niente. Sono anzi certa di aver evitato accuratamente il bianco, temendo un’esplosione al livello dei fianchi.
Con estremo dispiacere, devo dire che tante delle ragazze che conosco si vestono ancora così, come se fossero affette da quella strana sindrome per cui la vista è simile a quella di un cane. Ciò le spinge ad indossare solo capi basic, golfini di mia nonna, magliette tinta unitissima e, al massimo, jeans dalla forma indefinita. L’insieme non attrae certo l’occhio. Ma con questo non voglio dire che le donne debbano vestirsi per essere guardate, no. Sto solo cercando di capire perché siamo così…insicure.

Per l’uomo, anche la moda –o meglio, l’abbigliamento- è una questione di praticità e di semplice pudore: loro entrano in uno o due negozi, scelgono la prima cosa che sembra della taglia giusta e del materiale adatto alla stagione e fine. Prediligono la comodità e mettono in atto la decisione nel giro di pochi minuti.
Per le donne è diverso, ed è sempre più complicato. Ogni acquisto richiede lunghe riflessioni, prove, confronti, stime… che talvolta non servono a convincere la nostra psiche perversa e ci fanno uscire dal negozio senza aver comprato niente. Pace per la commessa sommersa da decine di maglioncini scollo a V, chiesti da noi un’ora prima: passerà il resto della giornata a rimetterli a posto e a maledirci in commessese. Le ringrazio a nome di tutte le donne per la loro pazienza di Giobbe e per le bugie che ci dicono, molto utili per la nostra autostima.
Mi chiedo se un simile atteggiamento mentale, ovvero quello di volere qualcosa ma di non sapere bene cosa o di non riuscire a prenderselo, si riproponga anche nella vita. Purtroppo, penso proprio di sì.
La vita è una vetrina piena di bei vestiti colorati; l’uomo, povero lui, ha una mente troppo elementare per approfittarne e si limita a vivere (ne parlo negativamente ma in realtà dovrei imparare dal mio uomo a vivere e basta, spesso e volentieri).
La donna, invece, sente che c’è qualcosa di più, sotto, ed è attratta dal colore, dal movimento, dalla luce. Ma poi non ha il coraggio di decidere, perché osare significherebbe esporsi e quindi rischiare di essere giudicata, criticata, ammirata. Il problema è che la vita ci chiama continuamente: a scegliere, a dare un nome alle cose, ad assaggiarle. Ed è un dovere morale –lo dobbiamo a noi stessi- essere abbastanza forti da saper decidere. Altrimenti è uno spreco di vita. Di bellezza.

Tutte le ragazze sono bellissime, e questa condizione esteriore non deriva da quanti ettogrammi di trucco, abbronzatura, capelli e unghie ci aggiungiamo addosso per sembrare attraenti, ma dal vero colore interiore che rilasciamo attraverso lo sguardo, le parole e, sì, anche i vestiti.
Mentre noi siamo attanagliate dalla paura –di soffrire?-, gli uomini vanno avanti e governano il mondo al posto nostro, scegliendo per noi. Proposta: questa settimana, ognuna delle ragazze che leggerà questo post prenda una decisione che rimandava da tempo e la sigilli con un abito divertente. Poi scattatevi una foto e caricatela sul mio profilo di FB.
Scommetto che sarà una galleria di veri colori e di donne vere, che sanno decidere per loro e non hanno paura di vivere a pois.


8 commenti:

  1. Concordo con quanto hai scritto!
    Io spesso tendo sempre a usare i classici nero-beige ma quest'anno mi sono decisa a dare un colpo di colore al guardaroba :)
    Bella anche la tua iniziativa di Facebook, peccato non averlo :(
    Un bacione bella

    Carolina

    www.the-world-c.blogspot.com

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    1. Ciao; pazienza per facebook... ci seguiremo qui e sul tuo blog! Bacio!

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  2. Come scrivi-dici giusto!!!!!!!!

    un abbraccio
    emanuela

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    1. Grazie; mi dispiace dare addosso ai maschietti ogni santo post, ma... rimedierò! Resta sintonizzata!

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  3. Great blog... even if I can't understand it properly :D
    Now following you on BL (:
    Fashion Ganache.
    http://fashionganache.blogspot.com

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    1. Thanks for your visit!!! I'll follow you with pleasure and maybe I'll write a post also in english. If someone help me in the translation!!
      A kiss

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  4. Sono del tutto d'accordo con te!
    Ma essendo sempre stata uno spirito piuttosto libero ho fatto sempre quello che mi pareva senza tanti problemi (è anche veramente raro che mi vesta di nero), sarà difficile trovare qualcosa che volevo fare e ancora non ho fatto per pubblicarla sulla tua pagina FB...
    Ma mi piace quasta iniziativa e vorrei partecipare!
    Un bacio!
    S

    http://s-fashion-avenue.blogspot.it/

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  5. Carissima, brava tu che sei così!! Io invece ho sempre un sacco di paure, e non solo nella scelta dell'outfit... Ma mi sto attrezzando per darmi la sveglia!
    Comunque, se trovi un vestito da urlo che ti va di pubblicare, sono in attesa della prima coraggiosa...

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